A Bergamo la Lav ha consegnato al sindaco Gori una petizione (poco più di mille firme) per chiedere l'approvazione della loro proposta del regolamento sulla tutela degli animali. Il Regolamento proposto si basa sul documento condiviso da ANCI e Federazione Associazioni Diritti Animali e Ambiente ed è frutto dell’esperienza di LAV e di altre associazioni operanti sul territorio italiano.
Qualcosa quindi di molto simile al testo approvato a Mantova, dove le richieste della Lav sono quasi tutte accolte. Il regolamento tra le altre cose, secondo quanto riferisce l'Eco di Bergamo, chiede il divieto della detenzione dei cani a catena, il divieto di detenzione di cani per finalità di accattonaggio, l’accesso degli stessi nei locali pubblici (con le dovute misure), il vincolo di rispetto delle linee guida del Ministero dell’Ambiente – basate sulla commissione Cites – per i circhi che fanno uso di animali esotici. Ci sono poi due articoli sul trasporto ippico e sulla regolamentazione delle vendita di crostacei. Non sappiamo se anche qui si propone il divieto di caccia su tutto il territorio, come successo a Mantova.
“Questo regolamento – commenta Donato Ceci, della Lav di Bergamo – incarna il comune ed accresciuto senso di rispetto verso gli animali con cui condividiamo spazi e tempi e rafforza la loro identità di soggetti in una società moderna e responsabile; responsabili speriamo siano i pareri degli organi deputati al controllo del benessere animale e il voto del Consiglio in merito ad un argomento, quello della tutela degli animali, che non dovrebbe conoscere differenze di bandiera né di ruoli all'interno della società".