A seguito di uno spiacevole episodio avvenuto durante una prova di lavoro per cani da lepre nella ZRC di San Zino, (una cagna ha ingerito un boccone avvelenato ed è morta nelle ore successive), il Circolo Arci Caccia Città di Castello, che organizzava l'iniziativa, insieme all'Arci Caccia regionale, ha ritenuto di annullare tutte le ulteriori manifestazioni che si dovevano tenere all’interno della stessa zona, fra queste il Campionato Italiano Arci Caccia su Beccacce senza abbattimento, molto amata dai cinofili italiani, tanto è che già risultavano iscritti tantissimi concorrenti, provenienti da tutta Italia.
L’Arci Caccia di Città di Castello oltre ad aver ha già provveduto a sporgere denuncia, sta organizzando con le proprie guardie giurate volontarie un’attività di prima bonifica della zona. Nei prossimi giorni chiederà alle istituzioni un incontro per concordare le azioni da intraprendere a difesa dei cittadini residenti e dei loro interessi.
“Purtroppo il completo abbandono, la mancanza di tabellazione, ma soprattutto la mancanza di una gestione attenta di queste zone fa si che un’area come quella di San Zino, dall’inestimabile valore naturalistico, sia aggredita dai bracconieri e delinquenti senza scrupoli come già accaduto lo scorso anno laddove l’Arci Caccia ha sporto denuncia contro ignoti dopo che, nello stesso territorio, erano stati rinvenuti i resti di due cervi abbattuti dai bracconieri. Non è più tempo di parole: occorre unire tutte le forze per sconfiggere questi “delinquenti della Natura”.