La commissione sanità del Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all'unanimità il piano triennale sul randagismo. Il documento prevede una strategia su più punti. Tra cui l’estensione dell’anagrafe canina con metodo elettronico mediante microchip, il potenziamento della vigilanza per vietare ogni forma di soppressione, maltrattamento e sperimentazione degli animali randagi, l’organizzazione di corsi di educazione sociale nelle scuole, ecc.
L'obbiettivo è intensificare la lotta al randagismo nel prossimo triennio 2015-2017, per cui si mettono a disposizione delle ASL lombarde uno stanziamento regionale di 2 milioni di euro. “Nella società di oggi –ha spiegato il relatore Fabio Rolfi (Lega Nord)- è sensibilmente cresciuto il numero di persone che vive con presenza di animali in casa, rendendo inevitabile una maggiore attenzione del legislatore al problema della tutela degli animali e della lotta al randagismo. La competizione per il cibo con il rischio di alterare l’equilibrio faunistico di alcune zone, la sicurezza dei cittadini soggetti a possibili aggressioni di animali affamati, la diffusione di malattie infettive di cui i randagi sono spesso portatori, sono tutti argomenti e temi che il piano regionale affronta e risolve in modo compiuto”.
Unanime via libera anche a una raccomandazione con la quale si chiede alla Giunta regionale di attivarsi per potenziare i controlli nei canili e verificare costantemente che sia garantita la cura e il benessere degli animali ricoverati. Su richiesta della Vice Presidente del Consiglio Sara Valmaggi (PD), nella raccomandazione è stata inserita anche la richiesta di prevedere incentivi e specifiche misure di sostegno ai Comuni per la realizzazione dei rifugi e degli uffici tutela animali.
Nell’ultimo triennio sono stati attivati e finanziati 28 progetti promossi da ASL e Comuni rivolti soprattutto alla sterilizzazione di cani detenuti presso rifugi e canili sanitari, di gatti di colonia e in piccola parte anche di gatti e cani di proprietà. Sono inoltre stati finanziati e completati 23 interventi di risanamento e costruzione di nuovi rifugi pubblici per animali randagi: oggi è presente almeno un canile sanitario in ogni Asl della Lombardia. Sempre nell’ultimo triennio sono stati attivati numerosi percorsi formativi scolastici che hanno interessato 81 istituti scolastici lombardi coinvolgendo circa 40mila alunni, 2.600 docenti e 30mila genitori. Infine, come ha evidenziato il relatore Fabio Rolfi, l’introduzione della marcatura con microchip permette ora di risalire più rapidamente al proprietario del cane eventualmente smarrito e di istituire una anagrafe canina informatica dettagliata e puntuale: infatti negli ultimi anni è fortemente aumentato il numero di cani restituiti ai proprietari e si è sensibilmente ridotto il numero di cani ricoverati nelle strutture pubbliche.