Dopo il comunicato della Pro Segugio, che si è apertamente schierata contro il protocollo collaborativo tra le associazioni venatorie e Legambiente (in realtà la collaborazione è però aperta anche ad altri portatori di interesse, tra cui organizzazioni agricole, università, ecc.), il Presidente Nazionale dell’Arci Caccia, Osvaldo Veneziano, ha scritto una lettera al Presidente dell’Enci, dott. Muto, per chiedere una posizione all'ente.
Veneziano si chiede “perché tanto interesse a queste Associazioni venatorie da parte di una società specializzata dell’Enci” e fa notare che l'ente che tutela razze canine e benessere del cane, in passato ha fatto diverse collaborazioni e accordi con Enpa e con la stessa Legambiente. Ma anche che “di questo non si trova alcuna critica nei comunicati inquisitori della Società Italiana Pro Segugio, iscritta all’Enci”.
Veneziano accusa la Pro Segugio di ambiguità “strumentale” nell’approccio al tema. “I soci della Sips – evidenzia - sono soci dell’Enci e le collaborazioni e gli accordi con l’Enpa sottoscritti dall’Enci sono anche in nome e per conto degli iscritti alla SIPS, che concorrono alla elezione dei gruppi dirigenti dell’ENCI e la sostengono con le quote associative”.
"Confido - chiude Veneziano - di leggere da Lei parole chiare che permettano di capire se l’ENCI intende “buttare dalla torre” gli ambientalisti, le istituzioni scientifiche, le imprese e chi con loro dialoga e collabora, oppure se questa politica non appartiene, e non può appartenere, alla cultura dell’ENCI e delle sue Società specializzate che, se ben ricordo, sono sotto indirizzo, vigilanza, controllo e potere di sanzione e di sostituzione dell’ENCI".