Il proverbiale campanilismo toscano è stato rinfocolato dalla convincente e matura prestazione di Mauro Bergamaschi che, grazie al lavoro della sua compatta ed efficientissima muta di Segugi Maremmani ha espugnato il fortino maremmano del tradizionalissimo segugismo su cinghiale.
Lo scenario ormai classico dove si celebra da anni il Campionato Italiano per conduttori di mute su cinghiale è stato quello offerto da due delle più famose tenute agricole del grossetano: Montebottigli, nel territorio di Magliano in Toscana, di proprietà del Principe Ricciardo D’Ardia Caracciolo, e Sementarecce del Dr. Mario Mencarelli, forse per la prima volta assente ad una manifestazione alla quale tiene in maniera particolare.
Le tre giornate di gara, orchestrate con la ben nota professionalità dal Delegato Fidasc Sestilio Tonini e da Paolo Travagliati, presidente della Società “La Moscona” organizzatrice della competizione, sono state giudicate da Ardito Guidoni di Grosseto, Vito Bitetti di Potenza e Sergio Leonardi di Livorno.
Le 12 mute finaliste, ridottesi di una unità per la defezione all’ultimo minuto di una rappresentativa, provenivano da Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Campania e, pur essendo state suddivise in maniera non omogenea (5 in prima giornata, due in seconda e 4 in terza) per gravi esigenze di uno dei concorrenti, hanno svolto i loro turni senza alcuna difficoltà grazie ad un clima ideale e alla massiccia presenza di cinghiali. Ma nei quasi 4.000 ettari di boschi in terreno completamente libero dove è andata in scena questa autorevole competizione, c’erano anche numerosissimi caprioli che hanno complicato parecchio il lavoro di conduttori e ausiliari. Nel caso di Bergamaschi, però, sono stati proprio i caprioli a fare la differenza in quanto non sono riusciti a distrarre nemmeno uno dei sei soggetti: Vespa (158 MB). Rocco (159 MB), Paco (158 MB), Beppe (157 MB), Belva (158 MB) e Brambilla (159 MB).che hanno messo in mostra una grande preparazione e una coesione davvero encomiabile, frutto del grande lavoro dell’appassionato cinofilo aretino.
All’intera manifestazione è intervenuto il vice presidente vicario Domenico Coradeschi, Coordinatore della disciplina, che ha avuto sincere parole di elogio sia per i concorrenti e i giudici, sia per la squisita ospitalità dei titolari delle aziende ai quali va gran parte del merito per l’ottima riuscita di questa 15^ edizione del Campionato Italiano.
“Questa disciplina – ha voluto precisare Coradeschi – sta dando grandi soddisfazioni alla Fidasc perché dimostra in maniera evidente che i giovani stanno tornando a fare sport e lo fanno con grande autorevolezza tanto da riuscire a scalzare, com’è successo con le mute della categoria A, in cui si è imposto un concorrente di 28 anni, i conduttori più adulti e in possesso di un consistente bagaglio di esperienza. Ora la stagione del grande segugismo su cinghiale si avvia alla conclusione con l’ultimo atto rappresentato dal 2° Campionato Italiano per Conduttori di soggetti singoli, di entrambe le categorie, che il prossimo fine settimana vedrà scendere in campo ben 30 finalisti”.
Questa la classifica finale
1°Campione Italiano 2015 Mauro Bergamaschi (Segugi Maremmani)
2° Alessio Guidelli (Ariégeois)
3° Federico Caporali (Segugi Maremmani)