Il
Presidente di Legambiente Reggio Emilia Massimo Becchi
ha diffuso in queste ore
una notizia che denunciava l'esistenza di un
focolaio di pseudorabbia nella zona di Maro, Carù e Sologno (RE) che avrebbe colpito
4 cani in seguito a battute di caccia al cinghiale. L'associazione ha alzato il livello d'allarme chiedendo di avvisare la popolazione per il
pericolo del contagio anche per cani e gatti domestici. A buttare acqua sul fuoco e riportare la lucidità è fortunatamente
intervenuta l'Asl di Reggio Emilia specificando che la pseudorabbia (o malattia di Aujeszki) è
presente nei suini, che fungono da serbatoi mentre cane e il gatto sono considerati
ospiti a fondo cieco, manifestandosi l'infezione solo occasionalmente”. L'Asl ha messo l'accento sui
severi controlli delle carcasse “Stante quindi l’attuale situazione sanitaria dei cinghiali della nostra provincia, – tranquillizzano gli operatori sanitari - continuamente monitorata,
non vi sono elementi che possano indicare la necessità di interventi, anche solo informativi, che coinvolgano tutti i cittadini”.