L'uso dei cani da traccia può fare la differenza quando gli animali rimasti feriti dallo sparo del cacciatore, riescono a scappare in zone impervie o spariscono chissà dove. Infatti, la Regione Valle D'Aosta, insieme al Comitato regionale per la gestione venatoria, ha introdotto una novità per incentivare i cacciatori a chiamare in aiuto i conduttori di cani da traccia abilitati: se un capo viene abbattuto, una volta trovato, dovesse essere “inutilizzabile” (perché dilaniato da un predatore o rovinato a causa di una caduta tra le rocce) il cacciatore otterrà una nuova fascetta con cui cacciarne un altro.
“Ma – precisa Jean-Claude Soro, presidente dei cacciatori valdostani – otterranno la fascetta sostitutiva solo se c'è stato l'ausilio dei conduttori di cani abilitati e solo se l'animale è effettivamente non più utilizzabile e, chiaro, se il cacciatore ha sparato all'animale che gli era stato assegnato”.
C'è l'intenzione, ha precisato Soro, di mettere a disposizione i cani anche per il recupero dei selvatici investiti e rimasti feriti (La Stampa).