Con la pubblicazione sulla
Gazzetta Ufficiale il 17 gennaio 2009, entra formalmente
in vigore l'Ordinanza per il contrasto del fenomeno delle
esche avvelenate voluta dal
Sottosegretario alla Salute Francesa Martini che, tra le altre cose,
obbliga i sindaci a cui verranno segnalati gli avvelenamenti, di
disporre l'immediata apertura delle indagini e attivare le iniziative necessarie alla
bonifica dell’area interessata, nonché segnalare l’area con un’apposita cartellonistica. Il sistema di indagine ideato dalla Martini coinvolgerà d'ora in poi anche i
medici veterinari che dovranno
comunicare il sospetto o accertato avvelenamento al sindaco e all'Azienda Sanitaria Locale di competenza oppure in caso di decesso dell’animale inviare il cadavere e campioni utili all’identificazione del veleno o della sostanza che ha causato il decesso,
all’Istituto Zooprofilattico. A questo il compito di effettuare
autopsie e analisi di campioni, il cui esito dovrà essere comunicato all'Asl e alle autorità giudiziarie.
In tutto questo vi sono
precise responsabilità anche per i proprietari che in caso di morte dell'animale per avvelenamento sono obbligati
a darne comunicazione alle autorità competenti, è infatti a causa delle mancate segnalazioni che questo fenomeno non si riesce ancora ad arginare.