"L
a convivenza del cane con il cacciatore svolge un ruolo positivo nella formazione del cane da lavoro (in sinergia con la dotazione genetica e con l'ambiente faunistico di iniziazione), perchè anzitutto il cucciolone è stimolato assai più in casa che in canile, e poi si adatta spontaneamente al modo di cacciare del padrone con il quale "fa sistema" (che è garanzia di successo)". Lo dice nel suo nuovo intervento, pubblicato nel blog Ancora sul cane da ferma, l'esperto cinofilo Enrico Fenoaltea.
"Poichè al cane da lavoro si richiede più che la correttezza la "resa venatoria" (che non si può insegnare perchè ogni cane la "costruisce" in base al suo talento), è quasi sparita la professione di addestratore di cani per la caccia e nessuno più conosce i vecchi strumenti di addestramento (lo "strozzone", la "corda di ritegno", il fuciletto "Flobert", ecc.)". Continua a leggere