Tra i protagonisti delle delicate operazioni di scavo dopo il terremoto, che hanno coinvolto tanti volontari da tutta Italia, ci sono loro, i cani delle unità cinofile di salvataggio. Sono 60 le vite umane salvate da pastori tedeschi, belgi, labrador e border collie che hanno lavorato incessantemente tra le macerie di Amatrice e Pescara del Tronto per individuare i corpi intrappolati. Hanno permesso anche il recupero di 50 cadaveri, il che permetterà di dare a queste vittime degna sepoltura.
Prima di entrare a far parte delle unità cinofile, questi cani vengono sottoposti ad un addestramento mirato che dura due anni e mezzo. Il che comprende anche esercitazioni costanti, almeno due volte a settimana. A volte i cani sono operativi prima di questo lungo percorso. Come un labrador di un anno 1 e 6 mesi, che ha partecipato alle ricerche insieme al gruppo dei 22 cani del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas).
In tutto 50 le unità cinofile giunte ad Amatrice e Pescara del Tronto. Oltre che del Cnsas anche di Corpo Forestale, Guardia di Finanza, dei Nuclei di Protezione Civile, di Carabinieri, polizia e vigili del fuoco, suddivisi in squadre composte da un cane e 4 persone. Il loro lavoro a Pescara del Tronto sembra ormai esaurito: ormai da ore i cani non fiutano piu' persone vive. (Rainews24)