Il comando regionale lombardo del
Corpo Forestale dello Stato e i nuclei investigativi provinciali della
polizia ambientale e forestale di Brescia e Milano hanno scoperto in una cascina
110 cuccioli importati illegamelmente dall'est europa. I cani, tutti sequestrati, si trovavano in condizioni di salute precarie, come succede solitamente in questi casi infatti, per guadagnare il più possibile dalla vendita dei cuccioli, vengono
privati delle necessarie vaccinazioni ed esportati senza alcun tipo di documentazione valida. Il sequestro è stato possibile grazie ad un controllo accurato dei certificati richiesti per l'idoneità alla vendita del cane sul mercato, tutti contraffatti. I reati contestati sono
falsificazione di documentazioni, frode in commercio e maltrattamento di animali.