Partendo da questa indiscutibile premessa, nota fin dai tempi del Granduca Carlo Augusto nel XVII secolo e forse anche quattrocento anni prima alla corte di Luigi IX, è stato pensato ed organizzato, per iniziativa di Maurizio Maggiorotti, chirurgo ortopedico, cinofilo e cacciatore, un workshop dal titolo “Arte Venatoria e Bracchi di Weimar”.
L’iniziativa si terrà sabato 26 e domenica 27 Novembre 2016 a Tuscania, provincia di Viterbo, nell’azienda faunistico venatoria di Roccarespampani. La partecipazione è gratuita ed aperta, previa iscrizione, a tutti i proprietari di Weimaraner che intendono apprezzare le potenziali qualità venatorie del loro amato cane e conoscere da vicino, senza pregiudizi, il rapporto ambiente, caccia e cinofilia.
Il workshop è patrocinato dal Weimaraner Club Italia e del Gruppo Cinofilo Capitolino e si articola in due sessioni, una teorica ed una pratica. Nella prima parte si potranno approfondire le tematiche relative alla storia e allo standard di lavoro del Weimaraner, il suo utilizzo cinofilo e venatorio nel contesto di una attività, quella della caccia che sempre più è collegata alla tutela della biodiversità e alla buona gestione del territorio. Nella seconda parte gli iscritti al workshop potranno partecipare -come spettatori- ad alcune dimostrazioni di impiego venatorio del Weimaraner. Si alterneranno come relatori il giudice Luca Massimino, l’esperto Marco Ciarafoni, il medico veterinario Antonio Scungio, l’addestratore Marco Bausani oltre, naturalmente, agli interventi dei Presidenti dei due sodalizi cinofili Roberto Rossi (WCI) e Sergio Bianconi (GCI).
“La Mission del workshop è quella di avvicinare gli appassionati della razza al suo impiego naturale”, sottolinea Maurizio Maggiorotti. Non può e non deve, il Weimaraner, per la sua storia, essere relegato a cane da compagnia. Farlo scendere dal salotto buono di casa significa restituirgli la dignità di cane da caccia che con la sua versatilità, il suo equilibrio e il notevole olfatto non teme confronti con le razze inglesi e le altre razze continentali.
“In Italia – prosegue il dott. Maurizio Maggiorotti– nascono un migliaio di cuccioli all’anno e la gran parte di quei cani dovrà rinunciare a far emergere la qualità venatoria che è scolpita nel proprio dna. Per questo diciamo ai tanti proprietari dei Weimaraner di rendersi conto, da vicino, delle virtù del loro cane partecipando al weekend di Roccarespampani. Potranno anche acquisire quegli elementi utili a comprendere meglio la caccia e a conoscere le norme che ne segnano la sua compatibilità con l’esigenza della tutela del patrimonio faunistico nell’interesse di tutta la comunità”.
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