La città di Seongnam in Corea del Sud, dove ha sede il più grande centro coreano di carne canina, ha deciso di vietare dalla prossima settimana la macellazione di cani a scopo alimentare. Attivisti e associazioni di tutto il mondo chiedono da tempo la chiusura del mercato di Moran a Seongnam. I 22 macellai che attualmente vi lavorano riceveranno sovvenzioni pubbliche per passare ad altre attività. Lo riferisce in un comunicato l'Ente nazionale protezione animali (Enpa), citando la stampa coreana e internazionale.
La presidente dell'Enpa, Carla Rocchi, ha scritto al Sindaco di Seongnam per esprimergli il plauso dei soci e dei sostenitori dell'associazione, e di tutti i cittadini italiani sensibili ai temi della tutela animale.
"Il movimento animalista internazionale - ha dichiarato Rocchi - ha ottenuto una vittoria importantissima, una di quelle che possono preludere a grandi cambiamenti, ma la guerra non è ancora vinta. Molto resta ancora da fare, nella stessa Corea, a partire dalla concreta applicazione del bando. Confidiamo comunque in un effetto domino, in un contagio virtuoso al resto dell'Asia: anche il famigerato Festival di Yulin (festa della carne di cane, in una città cinese, ndr) potrebbe avere le ore contate".