Al termine di un meticoloso lavoro di collaborazione tecnica, durata diversi anni, offerta agli investigatori del Servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato, oggi confluito nel Comando Unità Tutela Forestale Ambientale ed Agroalimentare Carabinieri, in merito ad ipotesi di ibridazioni di cani di razza lupo cecoslovacco con lupi selvatici, l’ENCI comunica che si costituirà parte civile per la tutela dei legittimi interessi dei suoi iscritti.
Avendo come scopo prioritario la tutela delle razze canine, l’ENCI ringrazia gli investigatori per l’attività svolta. In occasione della conferenza stampa ufficiale del 14.01.2017 indetta dagli inquirenti al termine delle indagini, l’ENCI è stato invitato ed è stato sottolineato l’importante lavoro realizzato in stretta collaborazione.Ulteriori iniziative potranno essere assunte dal Consiglio Direttivo e dall’Ufficio Centrale del Libro per le relative competenze. (Enci)
Questa sopra riportata è la nota dell'Enci a conclusione della vicenda. Ricordiamo che l'indagine era stata aperta nel 2013 e aveva portato al deferimento all'Autorità Giudiziaria di otto allevatori di cani lupo cecoslovacco, tra cui un ispettore di Polizia Stradale, per falso in atto pubblico, detenzione di specie protetta, violazione delle normative CITES (Convenzione di Washington che tutela le specie di flora e fauna in via d'estinzione) e violazione della legge sulla caccia. Le indagini hanno portato in evidenza accoppiamenti illegali tra esemplari di lupo cecoslovacco con lupe selvatiche provenienti dai Carpazi (Lupo europeo), dal Nord America (Lupo del Mackenzie) e in alcuni casi con lupi appenninici per migliorare le caratteristiche genetiche e morfologiche della razza. Il cane lupo cecoslovacco molto di moda in Italia e all'estero ha un valore sul mercato che può arrivare fino a 5.000 euro ad esemplare.