Asor, setter inglese nel pieno della maturità, fa il suo lavoro e lo fa bene. Gian Piero, il proprietario e conduttore, fa altrettanto. E dove vuoi che vada a nascondersi il fagiano di turno? Come fa la beccaccia a sottrarsi di pedina? Non c’è roveto, non c’è incolto, non c’è sottobosco che appaiano troppo fitti o duri o impenetrabili o sconnessi.
Asor perlustra con efficacia e con ottimo stile di razza, guida, ferma e infine recupera con sicurezza (a patto che chi lo assiste abbia tirato dritto…). Gian Piero dal canto suo ha tanta, tanta passione e la competenza che deriva dalla frequentazione ultraquarantennale di cani, terreni e selvaggina.
Trascorrere una mattinata in loro compagnia sui bei terreni ondulati di un’azienda agri-turistico venatoria nell’entroterra pisano – vivono insieme appena più in là, a Rosignano Solvay – è stato molto piacevole e istruttivo. I fagiani si sono impegnati parecchio per farla franca tra macchie e siepi e qualcuno c’è riuscito, grazie però al rendimento non impeccabile di chi portava il fucile, perché Asor ha fatto tutto benissimo, ivi inclusi alcuni recuperi e riporti veramente impegnativi. Per lui, campione provinciale di caccia pratica nel 2015/16 e vincitore di molte prove cinofile, non è stata una novità. Speriamo in futuro di riuscire a condividere nuovamente qualche ora di caccia nella magnifica terra di Toscana! (M.M.)