Uno studio, condotto da ricercatori veterinari dell'Università della Pennsylvania e pubblicato dalla rivista Applied Animal Behaviour Science, dimostra che l'aggressività nei cani può essere ricondotta principalmente ad atteggiamenti agressivi dei padroni su di essi. La ricerca ha dimostrato che utilizzando metodi non aggressivi come l'esercizio ripetuto o l'utilizzo di premi, ha provocato reazioni aggressive nei cani pressochè nulle, mentre urlare contro il cane o picchiarlo quando si comporta in modo errato, al contrario ha innescato spesso una reazione aggressiva. Le 140 indagini hanno rivelato che l'aggressività scatta nel 43 per cento dei casi quando si colpisce un cane, nel 41 per cento quando gli si urla contro e nel 39 per cento quando lo si forza a lasciare un oggetto dalla bocca. Questi atteggiamenti non fanno che innescare reazioni di paura – secondo il coordinatore della ricerca Meghan Herron – cosa che rende sempre più possibile un'aggressione nei suoi confronti.
(Ansa)