In risposta ad una lettera di una lettrice fiorentina che lamentava "un atteggiamento molto critico", anzi "direi proprio duro" nei confronti di quanti amano gli animali, il Direttore De La Nazione Pierfrancesco De Robertis risponde così:
"la Nazione non è contro chi ama gli animali e tantomeno il suo direttore. Quindi stia tranquilla, non facciamo crociate. Siamo contrari invece, questo si, all’animalismo come religione per cui se si deve salvare un animale o un bambino si può scegliere tranquillamente l’animale tanto è lo stesso (accade sempre in ogni catastrofe naturale), al fanatismo ambientalista per cui tagliare una pianta equivale a un attentato alla natura (basta ricordare la vicenda degli olivi pugliesi), all’intransigenza di chi considera un cannibale chi mangia una bella bistecca alla fiorentina. Peraltro, e l’ho scritto più volte, noto come certe posizioni estreme, sono quasi sempre declinate con il verbo dell’intimidazione e dell’intolleranza, più spesso dalle donne che dagli uomini (è solo un dato statistico, niente più). Ed è questo l’aspetto più paradossale: l’amore (supposto) per la natura e gli animali produce spesso fanatismo e violenza verbale. Mi spiace per Lei ma si può amare gli animali senza essere animalisti. Come fo io".