Una nota dell'Enci informa che sabato 10 giugno 2017 si è spento Mario Quadri.
"Grandissimo cinofilo e cinotecnico, nato a Bassano Bresciano nel 1923, segugista ed esperto cinofilo, giudice internazionale di razze canine e prove di caccia da seguita, ha lasciato un’impronta che resterà indelebile nella cinofilia venatoria italiana ed internazionale, ed un vuoto che sarà difficile da colmare", si legge sul sito Enci.
Lo ricorda in queste ore anche la Federcaccia di Brescia:
Addio a Mario Quadri maestro dei segugi
“Nei formentoni tutti cani sono buoni” Amava spesso citare questo proverbio il maestro Mario Quadri che ci ha lasciato pochi giorni fa. Classe 1923 il maestro Quadri, cosi lo chiamavano tutti, era un cinofilo cacciatore di rara raffinatezza, da sempre federcacciatore, che ha dedicato la sua vita al segugio italiano e al piccolo segugio dell’appennino ed ovviamente alla Società Luigi Zacchetti, cioè la Prosegugio. Collaborò per anni con la nostra rubrica e rileggendo alcuni suoi articoli se ne coglie la modernità del pensiero. “Il valore di un segugio non si valuta dal numero di lepri incernierate nel primo mese di caccia – scriveva il maestro Quadri nel 2001 – ma dal metodo e dallo stile con cui anche pochissime lepri vengono cacciate.” E ancora “ Coraggio amici! Combattiamo in unione ai guardiacaccia i bracconieri, i carrieristi ed i leprari, che sono un’offesa all’arte cara a Diana e a Sant’Uberto, perché tutti contribuiscano a restituire all’esercizio venatorio la dignità delle nostre tradizioni venatorie che in ogni tempo ispirarono poeti scultori musicisti e scrittori”. Il maestro Quadri ha sempre difeso a spada tratta la caccia e la cinofilia di qualità, considerando entrambe quasi a livello di vera e propria espressione artistica, e sottolineando l’importanza dell’impegno del cacciatore nella selezione e nell’addestramento dei propri ausiliari. Anche la gestione del territorio è sempre stata al centro del suo impegno divulgativo perché unico mezzo per ottenere selvatici di qualità che permettessero una caccia di qualità. Ecco alcune sue raccomandazioni” Gestione dell’ambiente e della fauna in collaborazione con gli agricoltori; individuazione di zone protette idonee a favorire l’irradiazione della selvaggina; una verifica delle zone di ripopolamento e cattura con l’eliminazione di quelle improduttive e incremento di quelle che offrono risultati positivi; un rigoroso controllo dei prelievi che non superi il 60% della consistenza stimata; un metodo per punire chi non rispetta le tre giornate settimanali;un’azione culturale ed educativa per un comportamento corretto e civile del cacciatore nel rispetto delle leggi e del prossimo; appropriate zone addestramento cani ben distribuite sul territorio” Questo era il maestro Quadri e seguire questi insegnamenti sarà il modo migliore per ricordarlo. “La caccia è un arte che va onorata con decoro ed onestà”! (Fidc Brescia)