Riceviamo e pubblichiamo:
Il consigliere regionale strumentalizza la nuova norma sull’addestramento dei cani per colpire Federcaccia e mandare incontro a multe salate migliaia di cacciatori. A chi giova tutto ciò?
Abbiamo letto, peraltro senza troppo stupore, le esternazioni bizzarre del consigliere regionale Sabatini, non nuovo a strumentalizzazioni del genere che vanno a deporre in favore di precise bandiere senza curarsi minimamente del danno che arrecano alla totalità del popolo venante. Sabatini sostiene che la nuova norma approvata dal consiglio regionale del Lazio inerente l’addestramento dei cani da caccia, che prevede l’inizio di questa importante attività a partire dalla terza domenica di agosto, debba entrare in vigore già dalla stagione attuale, senza dunque la necessità di una modifica al calendario venatorio 2017-18. Quest’ultimo, come tutti i cacciatori sanno bene, prevede l’avvio dell’addestramento dei cani sabato 26 agosto. Ed è proprio il calendario venatorio regionale, come previsto dalla legge nazionale 157/92, il vademecum del cacciatore di ogni singola regione in quanto a tempi e modi per l’esercizio dell’attività venatoria e atteggiamenti di caccia, come è appunto l’addestramento cinofilo sul terreno libero. Sostenere altro equivale a prendersi gioco dei cacciatori, seminando ignoranza e favorendo l’elevazione di salate multe nei confronti di coloro che decidono di anticipare l’addestramento sulla base della norma approvata dal consiglio regionale dieci giorni fa. Tale norma, che giudichiamo positiva e che accogliamo con favore, entrerà di fatto in vigore a partire dalla stagione 2018-19, quando – in sede di emanazione del nuovo calendario venatorio – l’esecutivo in carica dovrà per forza di cose tenerne conto.
E’ chiaro che a tutti noi farebbe piacere poter cominciare l’addestramento dei propri cani da caccia con sei giorni di anticipo rispetto a quanto assurdamente previsto dall’attuale calendario venatorio. Tuttavia ciò potrà accadere non prima della prossima estate. Il resto sono chiacchiere, buone forse per ottenere qualche tessera “di pancia” in più, ma anche per consegnare nelle mani degli ufficiali preposti al controllo delle facili prede per i loro verbali sanzionatori. E che i malcapitati spieghino, agli agenti forestali, di essere stati autorizzati dal consigliere regionale Sabatini a condurre in anticipo i cani sul terreno… Forse sarà lo stesso consigliere a pagare gli importi delle ammende? Sarebbe senza dubbio un bel gesto nei confronti di chi non percepisce le laute prebende derivanti dall’attività politico-istituzionale.
Per quanto ci riguarda, Federcaccia non ha alcun interesse a prendere le difese di questa o di quella giunta regionale né di altro rappresentante politico. Sono i cittadini a giudicare gli schieramenti politici con il proprio voto: a noi preme difendere i diritti di una determinata categoria di cittadini, appunto i cacciatori, evitando loro brutte sorprese e guidandoli nel difficile dedalo burocratico che oggi costituisce l’impianto legislativo in materia di caccia in Italia. I nostri, caro consigliere Sabatini, sono appassionati soci da tutelare, non elettori da convincere ad ogni costo.
Federcaccia Lazio