Sono in molti in queste ore a richiedere il reinserimento in Italia di un patentino per il possesso delle razze ad alto potenziale di pericolosità dopo quanto è avvenuto a Flero, in provincia di Brescia, dove una bimba di un anno (l'ennesima piccola vittima) ha perso la vita dopo l'aggressione da parte dei due pitbull del padre.
La piccola infatti era sola a casa con il nonno. Uscita in giardino è stata attaccata dai due cani ed è poi deceduta per le gravi ferite alla testa. Il nonno ha riportato gravi ferite nel tentativo di salvarla ma non è in pericolo di vita. Secondo quanto riferiscono i vicini il padre della bambina era l'unico a riuscire a gestire i cani. La famiglia era in procinto di trasferirsi in Germania e lui si trovava già là per lavoro. Allertati dai vicini, i Carabinieri una volta giunti alla villetta hanno dovuto sparare ai due cani per accedere al giardino. La Procura di Brescia ha aperto un'inchiesta per omicidio. A quanto pare a rischiare ora è il nonno, che rischia di essere incriminato per omessa custodia della minore. E non quindi dei cani, anche se questi erano già stati segnalati per aver sbranato un cagnolino al parco.
Questo ennesimo fatto di cronaca riporta a galla la questione dell'estrema facilità con cui si accede al possesso di certe razze. Se il patentino in Italia è stato eliminato anni fa, istituzionalizzando il concetto animalista che non esistano razze più pericolose di altre, all'estero non è così ed il patentino è uno strumento utile ad evitare il più possibile tragedie di questo tipo.
E' infatti chiaro che per gestire l'aggressività, che rimane una caratteristiche potenziale in certe razze, è necessaria qualche cautela in più. Chi detiene pitbull e altri molossoidi deve essere consapevole dei rischi che corre e a cui espone gli altri e deve quindi essere messo nelle condizioni di evitare simili conseguenze, sapendo gestire l'animale e attuando tutte le cautele necessarie per la detenzione.
Interviene ancora il Codacons: "Sono assolutamente indifferenti le dinamiche che hanno causato l'aggressione di Flero, perché è indubbio che esistano razze di cani potenzialmente pericolosi per l'uomo - afferma il Codacons -. Indipendentemente dall'educazione che si dà al proprio animale, è universalmente riconosciuto che alcune specie, come i pitbull o i rottweiler, per le loro caratteristiche proprie (potenza, robustezza, dentatura) possono provocare ferite letali in caso di morsicatura".
Per questo motivo - prosegue l’associazione – da anni "chiediamo un patentino obbligatorio per chi possiede cani particolarmente potenti e potenzialmente pericolosi. Il morso di un volpino, infatti, non causa certo le stesse ferite del morso di un rottweiler o di un pitbull. L' aver eliminato la lista delle 17 razze di cani a rischio introdotte dall'ex Ministro Sirchia, ha di fatto cancellato qualsiasi obbligo per i loro proprietari, con conseguenze negative sul fronte della sicurezza. Ci chiediamo quanti altri bambini debbano morire prima che le istituzioni ci diano finalmente ascolto", conclude il Codacons.