Il presidente Enci Dino Muto comunica che "è stato firmato l’accordo con la Regione Campania e l’Università Federico II di Napoli – Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali – per “la collaborazione nella specializzazione ed impiego di unità cinofile in ambito faunistico venatorio; la valorizzazione di aree per lo svolgimento di attività cinotecniche; e per lo sviluppo di attività di studio e ricerca nell’ambito dell’allevamento, utilizzo e benessere del cane di razza”.
L’accordo è stato siglato presso gli uffici dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, alla presenza del Consigliere Franco Alfieri, della squadra ENCI con i rappresentati del Consiglio Regionale Titti Ceccarelli e Tonino D’Angelo, con Vincenzo Veneziano dell’Università Federico II di Napoli, con il determinante contributo di Felice Argenio. La Regione Campania - si legge nella nota - rappresenta un territorio di importante valore naturalistico oltre che di grande fermento per una cinofilia di alto livello".
Questo accordo, che si inserisce nell’ambito dell’intensa attività di dialogo e collaborazione con le istituzioni, per l’impiego sul territorio di unità cinofile specializzate e per la valorizzazione di aree di particolare pregio naturalistico, ove poter svolgere verifiche zootecniche di pregio, si impreziosisce di un ulteriore tassello, grazie al coinvolgimento della storica Università Federico II di Napoli, Dipartimento di medicina Veterinaria e Produzioni Animali.
"Il coinvolgimento di eccellenze del mondo universitario - spiega Muto - consentirà di concretizzare azioni strategiche rivolte all’impostazione e realizzazione di programmi di salvaguardia della salute e benessere del cane, nei riguardi della selezione, dell’allevamento e del suo concreto utilizzo. Il Dipartimento dell’Università Federico II di Napoli che ha sottoscritto con ENCI l’accordo ha, infatti, come finalità, la didattica e la ricerca nei campi della medicina veterinaria e delle produzioni animali, con particolare riferimento alla specie canina".
Chiude la nota: "le specifiche competenze nel settore della medicina sportiva, i piani di assistenza tecnico scientifica nell’ambito del cane da caccia intrapresi da tempo, con particolare riferimento a progetti sulla epidemiologia e diffusione delle principali malattie trasmesse da vettori, le specifiche competenze sulle pratiche di profilassi e terapia delle stesse, la costante attività di ricerca, anche attraverso la formazione universitaria e post universitaria, sono aspetti di rilievo di questo nuovo partenariato, nonché tasselli fondamentali dell’impegno del Consiglio Direttivo dell’ENCI di adempiere alle proprie finalità istituzionali".
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