Enalcaccia Lombardia chiede di modificare la legge regionale sull'addestramento cani per poter ammettere, dietro il pagamento di una quota, anche i non cacciatori.
La modifica all'articolo 40 prevede l'aggiunta di un comma, il 12 bis che recita "l'allenamento e l'addestramento dei cani da caccia è consentito altresì, con le modalità previste dal calendario regionale, negli Atc e Ca a chiunque detiene dei cani da caccia, nei limiti di ammissione stabilita dal Comitato di gestione dell'Atc o del Ca, in una misura minima pari al doppio della quota base di cui al primo comma dell'art. 32, che deve essere destinata per finalità di miglioramento ambientale e faunistico".
"Premesso he la cinofilia venatoria è cosa ben diversa, e con un impatto certamente inferiore sulla fauna rispetto all'attività venatoria, tale proposta - dice Giancarlo Bosio - oltre ad incentivare indiscutibilmente il benessere che per i cani di qualità venatoria coincide con l'allenamento e l'addestramento in ambiente naturale, mira a concedere tale possibilità a tutte le persone che pur non essendo cacciatori detengono un cane da caccia".