Tra le novità per la caccia approvate in Lombardia, c'è anche quanto emendato alla legge di bilancio grazie ai consiglieri della Lega Nord Anelli e Rolfi, ossia l'abrogazione della sospensione per un anno del tesserino venatorio per coloro che praticano addestramento cani e attività venatoria all’interno delle Zone Rosse e delle Zone Ripopolamento e Cattura.
Fidc Brescia pochi giorni fa ha definito il provvedimento incomprensibile e assolutamente fuori luogo (vedi notizia su BigHunter.it). A difesa dell'emendamento interviene ora la Pro Segugio bresciana, la quale, pur riconoscendo come giuste (anche se eccessive) le sanzioni per il reato in oggetto, rietiene inaccettabile la sospensione del tesserino di un anno in caso di recidiva. Una norma vessatoria, secondo la Pro Segugio, che andava a penalizzare in particolar modo una categoria di cani, i segugi, “che per definizione sono adusi ad inseguire animali che percorrono anche tratti di considerevole distanza, che a volte portano involontariamente all’interno di zra o zrc”.
"Cogliamo l’occasione per portare all’attenzione di tutte le associazioni venatorie - chiude la Pro Segugio - la urgente necessità, anche a seguito della norme di cui sopra, della costituzione di zone ampie e adatte non solo all’addestramento ma anche all’allenamento dei cani per due ragioni, la prima perché i cani possano usufruire di periodi e di luoghi dove poter esprimere le loro capacità anche nei periodi di caccia chiusa, la seconda, così da consentire agli appassionati di poter gratificare la loro passione anche senza il fucile".