Tre famiglie italiane su dieci hanno un animale domestico. La maggior parte sono cani (il 63,3% contro il 38,7% di gatti). A seguire uccelli (6,2%), conigli (5,9%), tartarughe (5%), pesci (4,8%). I dati vengono dal nuovo Rapporto Eurispes, che ogni anno interpreta la situazione economica, politica e sociale del Paese, segnalandone i cambiamenti.
Dormire con il proprio pet è un’abitudine diffusa (53,5%), il 46,2% di chi ha un animale domestico rinuncia in alcune occasioni ad uscire o a fare un viaggio per non lasciarlo solo. Meno diffusi sono l’abitudine di preparare i pasti con alimenti freschi piuttosto che offrire cibo per animali già pronto (37,3%) e ridurre le spese personali in favore di quelle per il proprio animale (32,8%).
Il 57,7% di chi possiede un animale domestico mantiene al di sotto dei 50 euro i costi mensili per prendersene cura. Aumenta invece il numero di chi spende da 51 a 100 euro al mese: il 31,4%, erano il 15,4% nel 2017.
Gli animali domestici incidono quindi sulla crescita di consumi delle famiglie del Belpaese. Se infatti nell’ultimo anno - rileva il rapporto Eurispes - il 43,7% degli italiani riferisce di aver speso di più per i prodotti alimentari rispetto agli anni precedenti, il 35,7% afferma di avere usato di più l’automobile, il 34,9% ha speso di più per controlli ed esami medici, il 31,7% ha destinato un importo maggiore del budget familiare all’istruzione privata dei figli, il 27,8% ha mangiato più spesso fuori casa, il 26,3% ha speso di più per il tempo libero, il 24,9% per la badante, il 22,8% ha sborsato più denaro per l’acquisto di articoli tecnologici, sono il 22% ha destinato una somma maggiore del proprio denaro proprio alla cura degli animali domestici. Mentre il 21,8% ha speso di più per vestiario ed accessori, il 21,2% per i collaboratori domestici e il 21,1% ha fatto più viaggi e vacanze.