La Regione Friuli Venezia Giulia, preso atto dell'aumento dei casi di infezione di cimurro nelle volpi segnalato dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, sezione Udine, ha inviato una nota informativa ai veterinari delle province di Gorizia, Udine, Trieste e Pordenone, segnalando il rischio di infezione soprattutto per i cani.
Nei primi mesi del 2018 sono risultate positive alla malattia 39 delle 85 volpi analizzate, il 46%. La positività è inoltre stata osservata anche negli animali selvatici: ridotto istinto di fuga e sintomi nervosi lasciano presupporre che i casi siano abbastanza numerosi.
Secondo l'isituto è importante adottare una corretta profilassi vaccinale, in particolare per i cani che frequentano spazi aperti, come per esempio gli ausiliari dei cacciatori. L'allarme infatti è stato diffuso anche dalla Fidc Friulana, che ha invitato i cacciatori a non sottovalutare la situazione.
L'ennesima dimostrazione pratica di quanto sia importante gestire alcune specie, come la volpe. Il contagio aumenta in proporzione al numero delle volpi presenti. Ricordiamolo alle cosiddette associazioni ambientaliste quando faranno il prossimo ricorso salva volpi: la loro mancata gestione le condanna a malattie di questo tipo, che costituiscono purtroppo un serio pericolo per molte altre specie (lupo compreso), oltre che per gli animali domestici.