Riceviamo e pubblichiamo:
Stavolta la coppia ligure ha superato se stessa presentando una muta nuova e soprattutto relativamente giovane nella quale era inserito un “fuori quota”, Charlie, reduce dei successi degli anni passati e ormai alle soglie della pensione. Sono quindi cambiati gli strumenti ma la sinfonia è rimasta ugualmente affascinante e unica in quanto fra le dodici mute finaliste, provenienti da tutta Italia, quella dell’accoppiata savonese è stata l’unica a qualificarsi mentre tutte le altre sono incorse in vari incidenti di percorso in una o più delle fasi in cui è suddivisa l’attività su cinghiale.
«Questa vittoria – ha detto il vicepresidente vicario Domenico Coradeschi – fa il paio con quanto è avvenuto recentemente nel 18° Campionato per cani da ferma su starne. Oggi ha visto un concorrente imporsi per la terza volta consecutiva mentre tre settimane fa è stato un “perfetto sconosciuto” a mettersi al collo una prestigiosissima medaglia d’oro, superando con merito i suoi blasonatissimi avversari. Lo sport vero come quello della Fidasc è così e i pronostici restano solo pronostici e possono essere confermati o smentiti con grande facilità, senza mai certezze preconfezionate».
Anche la finale di quest’anno, organizzata dall’Asd Giotto, presieduta da Giovanni Giusti, è stata “spalmata” in tre giornate, in ognuna delle quali sono scese in campo quattro delle 12 mute finaliste.
La terna arbitrale era composta dai Giudici Enci Maria Assunta Villa e Roberto Pro e dall’Ufficiale di Gara federale Luca Brunacci mentre a ricoprire il ruolo di delegato federale c’era Silvia Mafucci coadiuvata da un manipolo di qualificati collaboratori come Marco Ciacci, Franco Marzoli (Bastiano) e Dino Santini.
Il primo giorno di gara si è svolto sui terreni del Comune di Anghiari e più precisamente nella Azienda La Barbolana. In ordine di “sciolta” sono scesi in campo: Simone Antolini (Briquet Griffon Vendeen); Mirko Verzieri (Beagle Harrier); Vincenzo Spaccapeli (Ariegeois) e Massimo Micheli (Griffon Nivernais). Per tutta una serie di motivi nessuna muta si è qualificata e solamente Verzieri e Spaccapeli hanno avuto tre ausiliari in qualifica.
Sabato 21 si è gareggiato sui terreni di Collacchioni (Comune di Pieve Santo Stefano) e, sempre in ordine di “sciolta”, è stata la volta di: Amos Brufani (Anglo Francais); Genta-Rizzo (Griffon Nivernais); Marco D’Agostino (Gascon Saintongeois) e Federico Pallisco (Ariégeois). In questa giornata solamente la muta di Maura Genza si è classificata con un significativo Eccellente per tutti i soggetti e una media di 164, 16. Un solo soggetto in classifica per Brufani; due per D’Agostino e quattro per Pallisco.
In terza e ultima giornata si è gareggiato sui terreni di Civitella in Val di Chiana e più precisamente nell’azienda di Giuseppe Migliorini dove si sono cimentati: Salvatore Brao (Briquet Griffon Vendeen); Mauro Greco (Ariégeois); Mauro Bergamaschi (Segugi Maremmani) e Domenico Filice (Segugi Italiani a pelo raso). Come la prima, anche questa giornata si è chiusa senza mute in classifica e solamente Greco ha avuto tre ausiliari qualificati.
Sul gradino più alto è quindi salita Maura Genta che ha gareggiato con i suoi Griffon Nivernais
“Una muta in tipo ed omogenea, con soggetti disciplinati e ubbidienti alla sciolta che cercano con buon spirito di iniziativa e, una volta scovato un grosso verro, abbaiano a fermo con voci tipiche, coraggio e insistenza, dando poi inizio ad una seguita decisa, incalzante, a coro pieno e senza falli nonostante il grosso animale si fermi a più riprese attaccando con decisione i segugi”.
La muta si è qualificata Eccellente con un punteggio medio di 164,16 con il seguente dettaglio delle valutazioni: Charlie Ecc. 171 punti; Jeremy, Ecc (167); Jome, Ecc. (163); Java, Ecc. (161); Joy, Ecc. (160) e Lulù, Ecc. (163).
Al secondo posto si è classificato Federico Pallisco con: Pedro, B (143); Robin, Mb (154) Lady, Mb (150) e Bingo, B (141). Terza piazza, infine, per Vincenzo Spaccapeli con Bandito, Mb (157); Elia, Mb (156) e Crasso, Ecc. (161).
Il presidente Felice Buglione, impossibilitato da precedenti impegni istituzionali ad intervenire alla importante competizione, è stato tenuto aggiornato e una volta appresi i risultati definitivi si è complimentato con il vice presidente vicario e coordinatore della Commissione Domenico, Coradeschi, con i titolari delle zone, in particolare Beppe Migliorini al quale è legato da lunga amicizia, con i giudici, gli accompagnatori ma, soprattutto, con i primi tre classificati e in particolare con Maura Genta che ha compiuto un’impresa non semplice in una specialità che vanta un bacino di atleti vastissimo e quanto mai preparato.