Il Tar della Puglia ha sospeso l'ordinanza emanata il 3 dicembre scorso dal sindaco di Brindisi che istituiva sul territorio comunale il divieto di nutrire cani e gatti randagi, oltre che i colombi , seguita ad un' apposita richiesta della Asl veterinaria.
Un provvedimento che a quanto pare si era reso necessario per spezzare quel circolo vizioso che permette il proliferare di cani e gatti in maniera incontrollata e in parte colpevole, contro cui si sono mossi gli animalisti che, come accade troppo spesso non danno soluzioni alternative valide al problema.
La sentenza del Tar, risultato di un ricorso delle associazioni animaliste Lepa, Lav e Lac, ha determinato la seguente sentenza: “la mancanza di cibo può comportare un peggioramento delle condizioni degli animali, tale da determinare una perdita dell’abitudine del contatto con le persone e una contestuale, specie con riferimento ai cani randagi, predisposizione ad aggregarsi in branco creando così un reale pericolo per la cittadinanza”.