Soriano nel Cimino, un modesto comune in provincia di Viterbo, in questi giorni ha affrontato il tema randagismo attraverso una seduta straordinaria del consiglio che ha approvato all'unanimità una bozza di proposta di legge inoltrata ai parlamentari viterbesi che prevede la sopressione dei cani accalappiati non adottati entro 60 giorni.
Il sindaco Domenico Tarantino ha giustificato la proposta sottolineando l'inconfutabile fatto che finora, le spese per mantenere i randagi nelle apposite strutture preposte sono state addirittura superiori a quelle stanziate per le persone "Dare vitto e alloggio ai senza padrone è costato 110mila euro nel 2009 - afferma il sindaco -. A fronte dei 22mila euro stanziati per le famiglie”. Una situazione veramente paradossale. Il provvedimento risponde alla semplice consapevolezza che “le persone abbiano più necessità e diritto a una civile e dignitosa sopravvivenza", spiega il sindaco.