La BBC World ha dedicato un ampio reportage alla minaccia nei confronti delle specie selvatiche costituita dalla presenza dei cani (domestici, randagi o rinselvatichiti) in natura. Secondo il servizio possono aver contribuito all'estinzione di diverse specie di uccelli e altri selvatici, costituendo di fatto il terzo peggior predatore invasivo dopo gatti e ratti.
Oltre alla predazione in sé, i cani disturbano l’ecosistema anche trasmettono malattie alla fauna selvatica e inquinando la genetica del lupo. Delle circa 200 specie che sarebbero minacciate dai cani rinselvatichiti e randagi, secondo la Lista Rossa Iucn 30 sono minacciate di estinzione, 71 in via di estinzione e 87 vulnerabili, Quasi la metà di queste specie sono mammiferi, 78 sono uccelli, 22 rettili e t3 anfibi. Le regioni più colpite sono alcune zone dell’Asia, dell’America centrale e meridionale, i Caraibi e parti dell’Oceania. I ricercatori dicono che il vero problema sono i cani abbandonati e quelli che i padroni lasciano vagare liberamente.
Gli studi hanno dimostrato che i cani hanno contribuito all’estinzione di almeno 8 specie di uccelli, tra cui la quaglia della Nuova Zelanda (Coturnix novaezelandiae). Un altro studio realizzato in più di 30 parchi nazionali del Brasile ha rilevato che 37 specie autoctone hanno subito forti danni a causa dei cani domestici. (Greenreport)