Il 15 per cento dei cani italiani soffre di Leishmaniosi, malattia causata dalla puntura di un insetto simile alla zanzara che colpisce soprattutto gli animali ma che può interessare anche l'uomo. Secondo Luigi Gradoni, dirigente di ricerca del reparto di Malattie infettive, parassitarie e immunomediate dell’Istituto superiore di sanità (Iss), intervenuto ad un recente convegno sul tema, si registrano circa 160 casi di leishmania umana con un andamento in crescita negli ultimi anni.
Il fenomeno è particolarmente preoccupante per i cani soprattutto nelle regioni più calde, dove la percentuale di cani infetti arriva al 60 per cento, (95 per cento nel sud della Sardegna) ma anche le regioni settentrionale a clima continentale sembrano esserne ora colpite "Nel cane - ha ricordato l’esperto - l’infezione trasmessa dal vettore durante la stagione calda e può decorrere in maniera inosservata per mesi o anni. A differenza dell’uomo, però, il 40 per cento degli animali infetti mostra una progressione costante e inevitabile verso una grave malattia che colpisce soprattutto i reni. Questa si manifesta inizialmente con un leggero dimagrimento e una ’svogliatezzà al gioco o al lavoro. I linfonodi si ingrossano e possono comparire febbre, come anche disturbi cutanei o del pelo".