Enci e Federparchi hanno firmato un protocollo di collaborazione al fine di promuovere l’utilizzo di cani specializzati per azioni mirate alla conservazione della natura e al monitoraggio ambientale. L'accordo prevede lo sviluppo di azioni comuni all’interno delle aree protette con il supporto di cani abilitati ed addestrati.
L’obiettivo dell’intesa è quello di mitigare i danni e i conflitti tra grandi predatori e le attività produttive dell’uomo, a partire dall’allevamento e dall’agricoltura nelle aree protette, con un’attenzione particolare per l’utilizzo di cani da difesa per gli allevamenti che non siano aggressivi verso i turisti.
Federparchi ed ENCI intendono favorire l’utilizzo di cani addestrati per attività di monitoraggio su specie selvatiche e piante, per progetti di ricerca scientifica e al fine di partecipare ad azioni di tutela ambientale, d’interesse gestionale e/o conservazionistico nei parchi. A tale scopo si sottolinea l’utilità di tre tipologie di unità cinofile utilizzabili nel settore della natura e del monitoraggio ambientale: i cani da pista, i cani da traccia e i cani da rilevamento.
Federparchi ed ENCI si propongono di sviluppare attività di formazione delle rispettive figure professionali e tecniche; promuovere attività informative e di eduzione e ricerca scientifica; sviluppare progetti e ricerche che prevedano l’utilizzo di cani specializzati nei settori della conservazione della natura e del monitoraggio ambientale. I due firmatari si impegnano, inoltre, a realizzare attività informative verso i gestori e il personale delle aree protette nonché verso gli agricoltori che operano al loro interno, al fine di aumentare la consapevolezza sui benefici dell’utilizzo di cani da guardiania e sulle potenzialità dell’uso di cani specializzati. Il protocollo prevede anche la realizzazione di report sulle attività svolte e di incontri e convegni pubblici sui temi oggetto dell’intesa che siano aperti ai vari settori della società a tutti i livelli: nazionale, regionale, provinciale e territoriale.