“Il collare scorrevole erroneamente definito a strozzo è un oggetto spesso al centro di discussioni tra estimatori e detrattori. Erroneamente lo si considera uno strumento di tortura ma, come sostengono gli addestratori, la bravura nell’utilizzo è fondamentale”. E' il commento del capogruppo della Lega in Consiglio regionale della Lombardia, Roberto Anelli, e del consigliere Max Bastoni sulla decisione di alcuni Comuni lombardi, tra cui Milano, di vietare nel regolamento di tutela degli animali questa tipologia di collare.
“Come per ogni attività di training, saper maneggiare un oggetto con la giusta conoscenza può incidere sull’esito finale, esattamente come l’educare il proprio cane nel modo più adeguato” spiegano Anelli e Bastoni. “E’ evidente che imposizioni, violenza, brutalità e aggressività sono le armi peggiori per affrontare un percorso di crescita insieme, il collare a scorrimento rientra positivamente all’interno di un percorso educativo, se gestito nel modo giusto e con un atteggiamento positivo.” Peraltro alcune recenti ricerche scientifiche dimostrano che il collare a scorrimento non provoca nessun danno agli animali. Al contrario rappresenta per i cani di taglia medio-grande una garanzia di tutela verso le persone e gli altri animali dal momento che riducono i momenti di particolare irruenza.
“Per questo motivo è importante conoscerlo e utilizzarlo nel modo migliore per la salute dei nostri amici a quattro zampe. Da qui a scadere in una banale retorica animalista ne corre”, concludono Anelli e Bastoni. “Ci auguriamo che sulla base di queste considerazioni i regolamenti comunali possano prevederne comunque l’utilizzo ascoltando l’invito in tal senso di alcune associazioni di addestratori e allevatori di cani.”