In occasione dele rielezioni del consiglio direttivo dell'Enci lo scorso 18 aprile e della rielezione del presidente nazionale Domenico Attimonelli, sono state lanciate le strategie che l'Ente della Cinofilia Italiana intende applicare nel prossimo futuro.
In particolare è in programma uno sveltimento delle procedure per il rilascio del “certificati”, il potenziamento dell’informatizzazione, un ulteriore maggior impegno mediante suggerimenti ed interventi nelle sedi opportune, per ridurre ancor più il “contrabbando” di cuccioli dai Paesi dell’Est.
Presentato anche il nuovo programma di manifestazioni, esposizioni e prove, punta di slancio del settore tecnico del cane di razza nei confronti del vasto pubblico.
Proposta l'istituzione di un gruppo di lavoro per individuare nuove procedure per ottenere vantaggi gestionali e ridurre i costi e la messa in rete delle venti delegazioni per l'inserimento automatico dei pedigree, riducendo il tempo di normalizzazione delle anomalie.
“Attualmente – ha precisato il direttore dell'Enci - tutte le anomalie si palesano all’ENCI ed , al momento sono 35.000. Ecco perché il sistema si è inceppato ed i tempi di rilascio dei pedigree si sono allungati “e chiediamo scusa per questo- a quanti hanno atteso o stanno aspettando”. Con questo sistema, - assicurano i dirigenti Enci - tutto andrà a regime in breve tempo.