ENCI ha formulato al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali la richiesta per un intervento governativo urgente al fine di riconoscere le agevolazioni previste dall’applicazione del regime speciale Iva per tutti gli imprenditori agricoli e coltivatori diretti la cui attività è riconducibile all’allevamento e alla riproduzione di cani. Per i tanti piccoli allevatori è stato richiesto di prevedere un regime di esonero nell’ambito di un volume di affari minimo e costituito per l’intero da cessione di cuccioli.
Il Senato ha intanto approvato una modifica al decreto legislativo Cura Italia attraverso la quale le attività dell’allevamento cinofilo avranno una maggiore protezione. In particolare, verrebbero sospesi i versamenti delle ritenute e dei contributi previdenziali per tutti i soggetti che gestiscono attività cinofile di allevamento. Bisogna però attendere che tale modifica (tecnicamente è un sub-emendamento) venga approvato anche dalla Camera dei Deputati.
Come ampiamente divulgato, è stato inoltrato al Ministero della Salute un chiarimento circa la possibilità di movimentare i cuccioli che vengono ceduti dagli allevatori. Abbiamo anche ottenuto in tal senso il supporto dell’Associazione del Medici Veterinari Italiani. Siamo da qualche giorno in attesa di un decreto che chiarisca molti aspetti delle attività con gli animali, tra cui quello sollevato da ENCI. Successivamente abbiamo inoltrato il quesito alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento di Protezione Civile.