Pochi giorni fa in provincia di Ragusa l'ennesima tragedia del randagismo: un uomo di Licata è stato attaccato da due cani di media taglia ed attualmente è ricoverato in prognosi riservata in gravi condizioni.
Sul problema randagismo, ancora irrisolto nonostante i ripetuti gravi episodi siciliani, è intervenuto Enrico Farinone, deputato del Pd e depositario di un disegno di legge sul tema: "Dopo i recenti fatti di cronaca, serve una normativa per tutelare le persone e responsabilizzare i padroni di tali esemplari". “Serve una legge - ha detto Farinone - per evitare l'aggressione da parte di soggetti considerati pericolosi, compresi i cani randagi” ha dichiarato. “L'approccio del sottosegretario al Welfare Francesca Martini – dice poi Farinone - è sbagliato e la sua ordinanza non basta”.
Le proposte del deputato: “Nel mio ddl si introduce, in particolare, l'istituzione della licenza per la detenzione di cani di grossa e media taglia appartenenti a razze ritenute pericolose individuate con apposito decreto del ministero dell'Interno, di concerto col ministero per le Politiche agricole e su parere dell'Ente nazionale cinofilia. L'articolo 4, in particolare, vieta l'importazione, l'allevamento, la vendita, la cessione e la detenzione di cani razza pitbull".
Secondo l'associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa), più preoccupata per la sorti dei cani, invece “è necessario evitare inutili e pericolosi allarmismi che possono portare a delle vere e proprie battute di caccia contro i cani randagi. Il problema del randagismo non si risolve a fucilate, ma con l'applicazione delle leggi che ci sono e vengono disattese dalla maggior parte delle amministrazioni locali sia in Sicilia che in molte altre regioni del Centro e del Sud Italia”.