"Con la presente, a fronte delle limitazioni alla circolazione per ragioni di Sanità Pubblica - scrivono alla Regione Veneto i rappresentanti regionali di ANLC, ANUU, Arcicaccia, EnalCaccia, EPS, Italcaccia - si intende sollecitare un intervento chiarificatore da parte della Giunta Regionale del Veneto in merito alla possibilità di allenamento ed addestramento cani in forma individuale all’interno delle preposte ZAC del Veneto. La questione pertiene, in primis, a ragioni di benessere animale, in quanto i cani che vengono impiegati in attività sportive o legate all’attività venatoria hanno particolari esigenze non solo di movimento ma anche sotto il profilo strettamente etologico, comportamentale ed attitudinale, tali da poter essere soddisfatte solo da strutture appositamente create (ZAC). A ciò si aggiunge la questione dei cani di utilità legati all’attività faunistico-venatoria, quali ad esempio i cani da traccia, che svolgono una funzione essenziale nel caso di animali feriti, sia in esito all’attività di controllo (che non subisce limitazioni anche nel caso delle “zone rosse”) che anche in riferimento ad esiti di impatti lungo la viabilità regionale.
Il mantenimento del regime di chiusura delle ZAC - proseguono le AAVV - ed il riversarsi sul territorio in forma scoordinata di attività di allenamento ed addestramento avrebbe il risultato di incrementare occasioni e momenti di assembramento e di riduzione delle misure di distanziamento. Si ritiene dunque quanto mai necessario, vista la limitata disponibilità, anche geografica, di queste aree, un intervento chiarificatore da parte della Giunta Regionale del Veneto sulla possibilità di accesso alle predette aree, in modo da poter garantire certezza del diritto. Sul punto si evidenzia che la Regione del Veneto, nel corso della precedente stagione di lock-down (primavera 2020) aveva individuato modalità operative per l’attività delle ZAC nel pieno rispetto delle misure di prevenzione COVID-19."
Anche l'associazione Cacciatori Veneti ha più volte sollecitato la Regione del Veneto ad emanare una circolare interpretativa che chiarisca, una volta per tutte, se si possa effettuare l'addestramento dei cani nelle zone appositamente adibite.