Da tempo Enci partecipa alle attività di monitoraggio della beccaccia. Alcune Regioni, seguendo il Protocollo ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale), hanno infatti regolamentato l’attività di “monitoraggio della beccaccia mediante cane da ferma”, promuovendo progetti che favoriscono la raccolta dei dati nelle aree di campionamento, grazie all’intervento di unità cinofile composte da un conduttore/ rilevatore ed un cane abilitato.
Enci ha definito un brevetto da rilasciare ai cani che risultano idonei con le attività di monitoraggio in linea con le indicazioni ISPRA. Il brevetto ha la finalità di evidenziare le condizioni tecniche necessarie per la realizzazione delle prove, ed i requisiti che i cani debbono esibire, affinché possano essere utilizzati in azioni di monitoraggio, non solo della specie beccaccia, ma anche di altra selvaggina di piuma, sia migratoria che stanziale.
La beccaccia, infatti, non è l’unica specie, il cui monitoraggio può essere svolto mediante cane da ferma, giacché quest’ultimo può essere utilizzato con successo anche per il censimento di beccaccino (gallinago gallinago), frullino (lymnocryptes minimus), starna (perdix perdix), coturnice (alectroris graeca); pernice sarda (alecoris barbara),e di tutta la tipica fauna alpina.
Con questi percorsi ENCI intende valorizzare il ruolo del cane quale strumento strategicamente efficace per la raccolta dei dati delle specie di interesse gestionale e conservazionistico.