La legge prescrive che le regioni, sentite le associazioni animaliste, protezioniste e venatorie, adottino un programma di prevenzione del randagismo da attuare sul proprio territorio, comprendendo anche inteventi di educazione e formazione.
Il programma viene predisposto grazie a fondi statali (un milione di euro nel 2020, qui il dettaglio) previsti dalla legge 14 agosto 1991 n. 281. Questi vengono ripartiti annualmente con decreto ministeriale a seconda dei dati presentati dalle Regioni e dalle province autonome. Ovvero numero di ingressi dei cani nei canili (cioè il numero di cani vaganti catturati sul territorio); numero dei cani dati in adozione; numero di gatti sterilizzati nell’anno dal Servizio Sanitario Nazionale.
Ecco i più recenti (2020) pubblicati sul sito del Ministero della salute.
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