Non solo orsi. In lucchesia una donna è stata morsa da un lupo. L'episodio è successo nel comune di Porcari (LU). La donna sarebbe stata morsa a mano e braccio nel tentativo di difendere il proprio cane dall'attacco del predatore. Secondo il sindaco Leonardo Fornaciari, che ha dato la notizia, la donna stava portando il suo cane in giro in via Pollinelle, sul crinale al confine tra Porcari e Montecarlo. Lì dunque, in una zona di campagna ma comunque urbanizzata, "è sbucato un lupo che ha cercato di attaccare il cane e la signora per proteggerlo ha subito un morso sulla mano e sull'avambraccio".
“Non è più rinviabile il piano nazionale per la gestione delle specie selvatiche”, commenta Coldiretti Toscana, secondo cui oltre a difendere le persone è necessario salvare le migliaia di pecore e capre sbranate, mucche sgozzate e asinelli uccisi in tutta la regione dove la presenza del lupo e degli ibridi si è moltiplicata negli ultimi anni con il ripetersi di stragi negli allevamenti che hanno costretto alla chiusura delle attività e all’abbandono della montagna.
Si ricorda che secondo lo studio di Life WolfAlps EU sono intorno ai 3.300 esemplari di lupo in Italia di cui quasi 2.400 lungo nelle regioni della zona peninsulare con una probabilità di presenza molto elevata in Toscana dove ha colonizzato quasi la totalità degli ambienti idonei e dove non è più inusuale incontrarlo anche vicino alle abitazioni come testimoniato da numerosi video.
Secondo l’elaborazione di Coldiretti Toscana dei dati del sistema informativo veterinario, dal 2009 al 2022, sono spariti 468 allevamenti ovini da latte in tutta la regione insieme ad 17 mila capi (-6%) dopo che la popolazione ovinacaprina nel 2017 aveva raggiunto il record di 305.000 capi. Oggi sono 262 mila circa. Gli allevamenti sono passati da 1.425 a 957 (-33%). Un fenomeno che assume proporzioni spaventose se prendiamo come riferimento il solo periodo 2017-2022: i capi in meno sono 42 mila capi (-14%). Un tracollo che sta mettendo a rischio la sopravvivenza della filiera lattiero casearia regionale, una delle più ricche del Bel Paese con 2 formaggi Dop, il pecorino toscano recentemente entrato nella top ten dei formaggi più buoni del mondo ed il pecorino delle balze volterrane e 33 specialità agricole tradizionali censite che raccontano il territorio, il paesaggio, l’identità e la storia spesso di piccole comunità, borghi e località.