Ci giunge notizia di una discriminazione ai danni dei residenti di una zona sottoposta a restrizioni PSA in provincia di Cuneo. Ci segnalano infatti il divieto imposto dall'Asl CN1 a cani e persone residenti nell'area di restrizione di partecipare ad una prova cinofila su cinghiale organizzata fuori dall'area infetta da un'associazione venatoria in memoria di un giovane cacciatore prematuramente scomparso.
A seguito dell'ingresso di nuovi comuni nella Zona 1 (la manifestazione si sarebbe svolta su terreno non soggetto a restrizioni ma non molto distante da quei comuni) gli organizzatori si sono rivolti all'Asl CN1 chiedendo di poter svolgere la prova. La stessa ha espresso parere favorevole allo svolgimento ma ha vietato la partecipazione a cani e persone residenti in zona 1 e 2.
Tale discriminazione sembra non essere prevista nell'ordinanza firmata alla fine di aprile dal Commissario PSA Vincenzo Caputo ed essere una misura cautelativa definita dall'Asl stessa per questa specifica manifestazione. Sappiamo che, dati specifici accordi presi con Enci in passato per la partecipazione a manifestazioni cinofile da parte di persone provenienti da aree infette, era stato predisposto un Protocollo di disinfestazione dei mezzi di trasporto e di indumenti, proprio per evitare questo tipo di discriminazione. Che ne è stato?
E' sicuramente necessario un chiarimento in merito, anche a seguito di opportuni interventi delle associazioni venatorie di zona.