Il Presidente del Senato Ignazio La Russa ha aperto un’istruttoria chiedendo ai questori di valutare la possibilità di permettere agli animali domestici dei parlamentari di entrare con loro in Parlamento.
La richiesta arriva dalla senatrice Michaela Biancofiore, stoica animalista ex forzista (oggi con Noi Moderati), che lamenta di doversi assentare spesso dai lavori del Parlamento (quasi tutti i pomeriggi, secondo quanto riportato da diverse fonti stampa) per badare al proprio cane malato. La proposta ricevuta dalla Biancofiore pare veda particolarmente favorevole lo stesso La Russa e altri parlamentari, che vorrebbero portarsi a presso il proprio animale, accettando responsabilità di eventuali conseguenze.
"È una richiesta legittima - ha commentato La Russa - e che, da padrone di un maltese prima e di un pastore tedesco ora, comprendo e rispetto. Se sarà possibile accoglierla non tocca a me appurarlo. Anche se immagino non sia semplice".
"Non è accettabile che gli animali domestici possano entrare ovunque ma non negli uffici di chi scrive le leggi, tra le quali la riforma che ha inserito la tutela degli animali in Costituzione – ha commentato Biancofiore – Far polemica su questo è davvero strumentale e incomprensibile".
Una richiesta che ha dell'assurdo ma che purtroppo non sorprende più di tanto dopo i tanti esempi di svilimento con scene di ogni tipo provenute dal nostro Parlamento. Di tutta questa vicenda a noi pare comunque inconcepibile che una parlamentare dichiari apertamente di assentarsi dai lavori politici per badare a un cane. Considerando che lo stipendio da parlamentare consente ampi margini di spesa per far riferimento alle preposte figure professionali per sostituirla.