La Commissione Europea ha presentato la prima proposta legislativa per il benessere di cani e gatti nell'Unione Europea, progettata per proteggere gli animali allevati, detenuti e commercializzati. La normativa mira a colmare le lacune dell'attuale normativa, che, secondo la Commissione Ue, non offre un grado di protezione sufficiente per garantire il benessere di 72 milioni di cani e 83 milioni di gatti che vivono nell'Unione. Tale proposta include requisiti per allevatori, venditori, negozi e rifugi, con attenzione speciale al possesso responsabile e al contrasto del mercato illegale.
Le nuove regole escludono i cani e i gatti detenuti da privati, ma prevedono controlli più severi sui fornitori, incluse ispezioni degli stabilimenti e formazione del personale. La legislazione richiede la registrazione degli animali attraverso microchip e la creazione di un database europeo interoperabile. Ciò permetterà controlli più efficaci, una migliore tracciabilità e informazioni più affidabili per i potenziali proprietari. Inoltre, gli Stati membri dovranno comunicare i dati sul benessere degli animali ogni tre anni alla Commissione, che periodicamente pubblicherà rapporti per valutare l'efficacia delle misure.
Nel concreto le norme in materia di benessere potrebbero incidere sul minimo spazio disponibile negli allevamenti, introdurre il divieto di detenzione in gabbie, imporre l'accesso alla luce naturale e il movimento all'aperto, oltre che limiti stabiliti sulla temperatura e sugli alloggi, e requisiti sull'alimentazione. La riproduzione viene regolamentata (con limiti di frequenza di riproduzione e età minima) ed è vietata la riproduzione in consanguineità. Gli stabilimenti di allevamento dovranno essere autorizzati previa ispezione in loco da parte delle autorità competenti.
La normativa risponde a varie esigenze, dal supportare il principio "One Health" al contrastare il traffico illegale extra-UE e migliorare la parità per gli operatori onesti. L'Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) ha già emesso un parere sul benessere di questi animali in vista della stesura definitiva della proposta legislativa. (Amnvi)
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