La tragedia di Acireale in cui un bambino di appena 7 anni ha perso la vita perchè avvicinatosi troppo a cani
probabilmente addestrati per combattimenti clandestini, ha riaperto il dibattito sulle razze utilizzate per questo genere di reato. Il sottosegretario alla Salute
Francesca Martini sul caso ha dichiarato "
Stiamo indagando e ho gia' sul mio tavolo, e lo sto esaminando, un rapporto della veterinaria del luogo".
"L'area in cui questi cani erano detenuti, in maniera impropria, risulta del tutto inadeguata, i cani custoditi nell'area in cui si e' svolta l'aggressione al bambino non erano identificati, uno e' risultato sottratto ad una persona che ne aveva denunciato la scomparsa. Si tratta di cani di grossa taglia, non sterilizzati, che si riproducevano e si presume che fossero utilizzati per i combattimenti clandestini".
Il sottosegretario ha annunciato battaglia contro l'utilizzo di cani per i combattimenti "Ho concordato con il generale dei Nas, Cosimo Piccinno, un'operazione di snidamento, di lotta e di investigazione rispetto ai combattimenti clandestini al Sud".