Una campagna quanto meno opinabile quella sponsorizzata sui social da Wwf Italia dal titolo "Il futuro del lupo non è scontato", che, paventando inesistenti pericoli per la specie (tutti dovrebbero sapere che sta benissimo e che sta conoscendo una crescita vertiginosa soprattutto in Italia), chiede agli utenti di versare soldi nelle casse dell'associazione per proteggere la specie.
"Diventando donatore regolare ci dai la forza di portare avanti ambiziosi progetti in difesa del lupo e delle altre specie iconiche del nostro Paese" si legge nell'annuncio, dove in bella vista campeggia il tasto "Dona qui".
Ma a mettere le cose in chiaro ci pensano gli utenti, che rivelano in numerosi commenti l'epic fail dell'associazione. Nonostante il post sia rivolto probabilmente a un pubblico mirato, nessun intervento è a favore del lupo. Tanti invece fanno fanno notare come la specie sia responsabile di un numero crescente di razzie e stragi a danni degli allevatori e dei semplici cittadini, possessori di cani e gatti. "Anche il futuro del mio cane sembrava scontato, fino a che non ha incontrato un lupo. Pace all'anima del mio cane" scrive G.P.
"Altra specie in via di estinzione, da proteggere prima che sia troppo tardi, è l'agricoltore/allevatore. E non è solo iconica, ma essenziale per la sopravvivenza della specie umana", risponde Licia R. a cui ribatte Pierpaolo M. evidenziando che ci si accorgerà dell'importanza di queste figure quando cominceranno a mancare produzioni locali, come formaggi e carne di qualità.
Un altro utente risponde postando una decina di foto di pecore e capre trucidate e di un cane quasi completamente sbranato. Giacomo B. si chiede se con tutte queste predazioni intorno alle case, in zone scarsamente illuminate, sia il caso di uscire armati la sera.
Infine c'è si chi chiede come mai il Wwf chieda soldi in continuazione: "forse stipendi troppo alti?" scrive.