Un recente studio condotto dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta (Mortality and heavy metals environmental exposure: a study in dogs) ha identificato una possibile correlazione tra la concentrazione di cadmio in alcune zone della Liguria e una più alta mortalità dei cani di proprietà.
Utilizzando dati registrati dal 2020 al 2022, sono stati esaminati i casi di morte e la popolazione canina nel Registro Canino Nazionale, coinvolgendo oltre mezzo milione di cani. Si è riscontrato un aumento della mortalità nei cani maschi e non di razza pura rispetto alle femmine e a quelli di razza pura.
I tassi di mortalità sono stati incrociati con i dati sull'inquinamento da cadmio e piombo rilevati dal 2012 al 2022 nei comuni liguri. Si è notato un aumento della mortalità nelle aree più inquinate della costa ligure, con una forte influenza dell'inquinamento da metalli pesanti sui cani anziani. L'analisi statistica ha identificato una significativa correlazione tra la concentrazione di cadmio e la mortalità dei cani. I risultati suggeriscono l'importanza degli studi sulla salute dei cani e forniscono basi per futuri studi sulla salute animale e umana.
I valori sono più alti nelle province di Savona e La Spezia, dove sono state trovate concentrazioni più elevate di cadmio nei cinghiali. Lo studio osserva come i livelli di inquinamento più elevati in Savona e La Spezia potrebbero essere dovuti alla presenza di centrali termoelettriche attive, attività militari, attività portuali intensive e terminali di rigassificazione LNG.