Nota per la sua capacità di attirare fondi (per ogni euro investito ne riceve quasi 9!), la Lav, con il suo bilancio multimilionario ha davvero necessità di farsi finanziare ulteriormente dalle amministrazioni comunali? Anche se dal bilancio 2023 si registra una flessione nelle donazioni ricevute (nel 2022 si sbandierava l'entrata record di 14 milioni di euro - grazie anche ad una ricca donatrice che ha lasciato una cospicua somma in eredità -) nel 2023 l'associazione ha ottenuto dai privati circa 10 milioni di euro (oltre 5 milioni provenienti da erogazioni liberali, un milione e mezzo dal 5x1000 e su per giù 3 milioni e mezzo provenienti dalle raccolte fondi).
Date le disponibilità economiche dell'associazione, colpisce che le campagne di sterilizzazione e di gestione dei randagi e delle colonie feline siano finanziate da contributi pubblici in maniera sempre più consistente. In particolare da parte del Comune di Bari che nel 2023 ha notevolmente incrementato i fondi in passivo a favore dei servizi della Lav.
Se nel 2022 aveva disposto un'erogazione totale di circa 19 mila euro, lo scorso anno ha deliberato l'esborso fisso di 10 mila euro mensili (poi saliti a 12 mila con successiva delibera) a seguito di una convenzione con l'associazione animalista per le cure e il soccorso dei gatti randagi e la lotta al randagismo, raggiungendo la quota record di quasi 140 mila euro.
In totale dai Comuni la Lav incassa 165 mila euro (contro i soli 36 mila euro del 2022). Anche i comuni di Bologna (2 mila e 400 euro), di Cagliari (2 mila e 800), Lucca (5 mila e 700 euro), Macerata (circa 900), Mantova (500), Milano (mille e 800 euro), Modena (800), Verona (3 mila) si affidano alla Lav per campagne di adozione, sterlizzazzione di randagi, gatti soprattutto. Il comune di Modena in aggiunta, risulta aver destinato 3 mila euro alla Lav per censimento e sterilizzazione delle nutrie.