Critiche nei confronti del comandante del Nucleo Carabinieri-Forestali di Piacenza, il colonnello Pierluigi Fedele, che negli scorsi giorni, intervenendo sul tema delle crescenti predazioni dei cani da caccia, ha parlato di "allarme ingiustificato" a difesa del lupo.
"Una vera strage dal nord al sud Italia", sottolineano Michele Corti e Franco Zunino, presidenti rispettivamente dell’Associazione per la tutela dell’ambiente e della vita rurali e dell’Associazione italiana Wilderness, “ma di cui gli animalisti anticaccia si guardano bene dall’interessarsi: cani sventrati e divorati, forse anche ancora vivi, ma che deve sempre essere negata anche al di là di ogni ragionevole dubbio”.
Il Colonello Fedele al quotidiano “La Libertà” il 27 novembre scorso, ha minimizzato la situazione denunciata dai sindaci della montagna piacentina e parmense, (oltre 200 cani dal 2022 ad oggi), invitando a non allarmare la popolazione a tutela del lupo, specie secondo lui minacciata e da tutelare. "Continuare a parlare di lupo come specie minacciata, come fanno gli animalisti. - spiega Zunino - , non è ammissibile da parte di un comandante dei cc forestali e può confermare nei cittadini l'impressione di una parzialità che non dovrebbe caratterizzare un corpo dello stato".
Vedasi intervento nella sezione Blog
Carabinieri-Forestali super-partes e a difesa del lupo o schierati a difesa dell’ideologia?