Il Partito Democratico ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo di intervenire sulle attività dell’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (ENCI), accusato di organizzare prove di lavoro per cani su selvaggina naturale anche in aree protette, durante il periodo critico della riproduzione della fauna selvatica. L’iniziativa è stata annunciata dal capogruppo Pd in Commissione Agricoltura, Stefano Vaccari, insieme al collega Marco Simiani e agli altri deputati Forattini, Marino, Romeo e Rossi.
Nell’interrogazione, rivolta ai ministri Francesco Lollobrigida (Agricoltura) e Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente), il Pd chiede se il governo intenda intervenire per vietare le manifestazioni dell’ENCI nel periodo primaverile e valutare la nomina di un commissario ad acta per garantire il rispetto delle normative ambientali.
"La tutela della biodiversità assume un ruolo decisivo nella fase di riproduzione della fauna selvatica, che di fatto inizia in primavera,da marzo, con la fase del corteggiamento e si conclude nel periodo giugno/luglio con la salvaguardia dei piccoli nati", ha dichiarato Vaccari, ricordando che l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha più volte sottolineato la necessità di evitare qualsiasi disturbo in questo periodo. Secondo il Pd, però, l’ENCI organizza regolarmente prove cinofile in diverse regioni, anche in Zone di Ripopolamento e Cattura (ZRC), impegnando migliaia di ettari di territorio agricolo e forestale. Un’attività che, secondo i dem, viola le leggi nazionali e le direttive europee, che prevedono espliciti divieti a tutela della fauna selvatica.
Le richieste al governo
Nel documento depositato alla Camera, il Pd chiede ai ministri competenti: se intendano intervenire per vietare le prove di lavoro dell’ENCI nei mesi della riproduzione dei selvatici; se si valuti la nomina di un commissario ad acta per garantire la corretta funzionalità dell’ente e il rispetto delle normative ambientali.