Il sindaco di Pordenone Sergio Bolzonello ha emanato un'ordinanza che vieta il possesso dei cani ritenuti socialmente pericolosi ai pregiudicati, ai minori e agli inabili per infermità mentale. In particolare, per quanto riguarda i pregiudicati, la restrizione si riferisce a chi ha subito una condanna per delitto non colposo che ha portato a una pena detentiva superiore a due anni. La decisione, che ha fatto scattare già titoloni sensazionalistici come “cani vietati a pregiudicati e minorenni” (La Stampa) e le polemiche del mondo animalista, in realt�non si riferisce a tutti i cani ma soltanto a quelli che hanno già aggredito delle persone.
Come ha spiegato il sindaco all'agenzia Adnkronos “Nessuno vuole vietare i cani ai pregiudicati o agli inabili di mente. E chi ha parlato d'altro ha dato una lettura errata dell'ordinanza".
“I cani – ha continuato Bolzonello - rivelatisi pericolosi secondo l'articolo 4 dell'ordinanza, non possono essere affidati 'ai delinquenti abituali o per tendenza; a chi è sottoposto a misure di prevenzione personale o a misura di sicurezza personale; a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva, per delitto non colposo contro la persona o contro il patrimonio, punibile con la reclusione superiore a due anni; a chiunque abbia riportato condanna, anche non definitiva o decreto penale di condanna, per i reati di cui agli articoli 727, 544-ter, 544-quater, 544-quinquies del codice penale e, per quelli previsti dall'art.2 della legge 20 luglio 2004, n.189; ai minori di 18 anni, agli interdetti e agli inabili per infermità di mente".