Riceviamo e pubblichiamo:
Alcuni associati a FederFauna hanno riferito che da qualche tempo, in Via Pietro Venturi 59 a Roma, c’è un nuovo pet shop che si chiama “Il Gatto Matto”. Un negozio normale, come tanti altri, dicono: “scatolette di carne per cani e gatti, i mangimi, sembrerebbe della Bayer, prodotti vari…”
Allora cos’ha di strano questo negozio? Che i titolari sono rispettivamente il responsabile Provinciale romano della LAV, Bruno Ceravolo e la responsabile del settore randagismo per cani e canili e per gatti e colonie feline, sempre della LAV, Veronica Innominati. Non è una bufala!...: i dati societari sono riportati su “infoimprese” e quindi sugli archivi ufficiali della Camera di Commercio.
Mentre, per avere notizie sulle altre attività del Ceravolo e della Innominati è sufficiente visionare il sito della LAV Roma dove, tra l’altro c’è scritto: “Ai sensi del Decreto Legislativo 460/97 e successive modifiche ed integrazioni è fatto divieto di svolgere altre attività diverse da quelle solidaristiche ad eccezione di quelle direttamente connesse.”
Di Ceravolo si sa inoltre che si è laureato in filosofia con 110 e lode, che dal 2007 lavora con mansione di Segreterio Politico di Roma presso la Segreteria poltica e tecnica di un noto politico Romano, che dal 2004 ha lavorato come Coordinatore regionale presso un’Associazione politica, dal 2003 come Segretario politico presso la Presidenza di un Partito Politico, dal 1999 come Capo animazione presso Valtur, Alpitour e Blu Club e che fin dal 2005 è stato Coordinatore nazionale per le sedi locali presso la LAV, Lega Anti Vivisezione. Che tra il dire e il fare ci sia di mezzo il mare, il filmato sul sequestro del Victor Show recentemente pubblicato su youtube, la dice già lunga, ma chissà se adesso questi due “animalisti”, come titolari di un pet shop, vorranno anche iscriversi a FederFauna?!